18 Mag Stretta UE sui Condizionatori: e adesso?
Come un fulmine a ciel sereno, arriva una corposa stretta UE sui condizionatori. Cosa prevede il nuovo programma che vieta l’utilizzo di determinati climatizzatori?
Il cambiamento climatico, si sa, è uno dei temi principali affrontato negli ultimi periodi dall’Unione Europea, la quale sta applicando sotto vari ambiti regolamentazioni ferree per contrastarne i danni. Tuttavia mai come prima l’Europa si era “scagliata” contro i climatizzatori e le altre apparecchiature che producono F-gas. Infatti non si parla altro che della stretta UE sui condizionatori, che ne limita notevolmente l’uso per alcuni modelli.
Nuova stretta UE sui Condizionatori: tutto parte dal Green Deal
L’Unione Europea ha firmato il Green Deal, per diventare il primo continente a impatto climatico zero. Il patto “verde” comprende una serie di progetti proposti dalla Commissione europea, con l’obiettivo di arrivare alla cosiddetta neutralità climatica entro il 2050. Il tutto si traduce principalmente nello stop agli F-gas, ovvero gli idrofluorocarburi, nonché maggiori responsabili dell’effetto serra. Per raggiungere questo importante scopo, l’UE vieta qualsiasi genere di assistenza di condizionatori – e altri dispositivi a gas fluorurati, come impianti di refrigerazione – a cominciare dal 2024.
Si tratta di un cambiamento repentino ormai ufficiale, che segnerà variazioni significative nel settore dei climatizzatori, delle caldaie e delle pompe di calore.
A rischio ben l’80% dei condizionatori
Attualmente in Italia circa l’80% dei condizionatori produce gas fluorurati, dato che indica che saranno in molti a dover obbligatoriamente sostituire il dispositivo. I tempi sono brevi ed è indispensabile conformarsi alle nuove normative europee. L’obiettivo dell’UE è quello di far subentrare apparecchiature energicamente più efficienti e a basse emissioni. In questo modo non solo si contribuisce a contrastare il cambiamento climatico, ma si lascia spazio anche all’innovazione.
L’Italia è preoccupata
Il nostro Paese, ma anche la Francia, espone le sue preoccupazioni sulle nuove normative derogate dall’UE sui condizionatori. Il Green Deal, infatti, è ritenuto un programma d’intervento esemplare, ma per molti complesso da realizzare nel concreto. Questo perché il settore dei condizionatori e dell’assistenza agli stessi, può subire un pesante impatto in seguito alle nuove linee guida del “patto verde”. Inoltre è indispensabile informare accuratamente ma, soprattutto, tempestivamente i consumatori sulla sostituzione dei climatizzatori. In questo caso, gli incentivi giocano un ruolo decisivo: è fondamentale fornire agli utenti gli strumenti per prendere parte del cambiamento.
Il Green Deal è un programma di vitale importanza, proprio perché la protagonista è la salute ambientale del mondo in cui noi viviamo. Pertanto attuare azioni, in tempi anche brevi, è cruciale per salvare in tempo la Terra e contrastare l’effetto serra. Tuttavia non si possono negare le comprensibili preoccupazioni che il progetto desta.
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